Locksover – Problema Generazionale IN ROTAZIONE SU RADIO SOUND sabato 6 luglio ore 11:30 l’intervista in diretta Radio.
Il gruppo LocksOver ha vinto il 4 YOU CONTEST di Borgonovo il 28 giugno 2024 con il brano “Problema Generazionale”. Questo pezzo rock, con un stile crossover tra rock e hip hop, è stato suonato con maestria e professionalità dalla band, composta da Andrea Ferdenzi (voce e chitarra), Davide Romanini (basso) e Alex Zappieri (batteria). Formatisi nel 2020, i LocksOver hanno pubblicato nel 2023 cinque canzoni inedite, prodotte da Riccardo Demarosi presso “Giardini Sonori” di Piacenza.
I LocksOver rappresentano la conseguenza di un decadimento musicale, nato dal circolo vizioso di persone a cui non piace ricercare la musica inedita, sia essa Rock o Hip Hop, e artisti che nascondono la propria incapacità nell’esprimersi e nel coinvolgere il pubblico.
I LocksOver sono la risposta per chi è stanco dei classici schemi e vuole riemergere da questo terreno ormai arido.
C’è chi crede nelle coincidenze e chi no, ma per loro, nascere nel 2020 è stato un segno.
“Alcune band si sono sciolte durante il lockdown, altre sono cambiate e altre ancora hanno avuto paura. I LocksOver sono nati da esso.” — LocksOver
LocksOver trionfano al 4 YOU CONTEST di Borgonovo con “Problema Generazionale”
Il gruppo piacentino LocksOver ha conquistato il pubblico e la giuria del 4 YOU CONTEST di Borgonovo, tenutosi venerdì 28 giugno 2024, con il loro brano “Problema Generazionale”. Questo pezzo rock con accenni grunge ha impressionato per la maestria e la professionalità con cui è stato eseguito, dimostrando la maturità artistica della band composta da Andrea Ferdenzi (voce e chitarra), Davide Romanini (basso) e Alex Zappieri (batteria).
I LocksOver, formatisi nel 2020, hanno affrontato le difficoltà della pandemia senza mai fermarsi, lavorando anche da remoto per mantenere viva la loro passione musicale. Nel 2023, hanno fatto il loro debutto ufficiale con la pubblicazione di cinque brani inediti, disponibili su tutte le piattaforme digitali, con la produzione artistica curata da Riccardo Demarosi presso i “Giardini Sonori” di Piacenza. Lo stesso anno, hanno partecipato al Borgosound Festival di Parma, vincendo il premio della giuria per il “Miglior Testo”.
Il brano “Problema Generazionale” si distingue per la sua capacità di catturare le inquietudini e le frustrazioni delle nuove generazioni, esprimendole con un sound energico e coinvolgente. Il testo, crudo e diretto, riflette su temi esistenziali e dilemmi contemporanei, raccontando di una gioventù che si sente spesso intrappolata in schemi ripetitivi e insoddisfacenti. Ecco un estratto:
“Quello che vi dico è: tutte le volte stessa storia, stessa solfa,
Quello che vi dico è: un problema generazionale,
Il tuo mattino ha l’oro in bocca ma il mio solo acqua minerale, (male male male)
Le peggio bevande che ti pulsano nel ventre, senza un ricordo in mente, soltanto un sound che faceva così.”
Il riconoscimento ottenuto al 4 YOU CONTEST di Borgonovo è un ulteriore passo avanti nella carriera dei LocksOver, che continuano a distinguersi nel panorama musicale italiano per la loro autenticità e la forza delle loro performance. Con “Problema Generazionale”, la band ha dimostrato ancora una volta di saper coniugare testi significativi e sonorità potenti, confermandosi una delle realtà più promettenti del rock contemporaneo.
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Biografia Locksover
I LocksOver nascono a Piacenza nel febbraio del 2020, formati da Andrea Ferdenzi (voce e chitarra), Davide Romanini (basso) e Alex Zappieri (batteria). Nonostante le difficoltà e le interruzioni globali causate dalla pandemia, il gruppo non si è fermato, continuando a lavorare anche da remoto. Tra il 2021 e il 2022, si sono esibiti in circa venti live nel territorio piacentino.
Nel marzo del 2023, i LocksOver fanno il loro debutto ufficiale con la pubblicazione di cinque canzoni inedite, disponibili su tutte le piattaforme digitali. Le registrazioni e la produzione artistica sono state curate da Riccardo Demarosi presso i “Giardini Sonori” di Piacenza.
Durante l’estate del 2023, Alex Zappieri entra a far parte della band come batterista. Nello stesso periodo, il gruppo partecipa al Borgosound Festival di Parma, dove vince il premio della giuria per i “Migliori testi”.
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Video – Locksover – Problema Generazionale
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Locksover – Problema Generazionale
Testo – Lyrics
Quello che vi dico è: tutte le volte stessa storia, stessa solfa,
Quello che vi dico è: un problema generazionale,
Il tuo mattino ha l’oro in bocca ma il mio solo acqua minerale, (male male male)
Le peggio bevande che ti pulsano nel ventre, senza un ricordo in mente, soltanto un sound che faceva così
Ma tu l’hai vista quella storia? (No, no, no)
Mi ricordo poco, gente ferma in posa a rompersi il cazzo…
Mi ferma uno a caso tra la gente, Ma zero, zero, zero, non ricordo niente (niente)
Le peggio bevande che ti pulsano nel ventre, senza un ricordo in mente, soltanto il sound che faceva così
Quello che ho detto non è che storia comune…. passato e presente
Semplici seghe mentali o Dilemmi esistenziali …
Tempi sprecati, tempi goduti, ma mai saranno tempi dimenticati…
Significato Locksover – Problema Generazionale
“Problema Generazionale” dei LocksOver è un brano che esplora le sfide e le frustrazioni delle nuove generazioni. Il testo riflette un senso di ripetitività e stagnazione, sottolineato dall’apertura con “tutte le volte stessa storia, stessa solfa”. Questo sentimento di ciclicità e monotonia è identificato come un “problema generazionale”, un fenomeno che sembra ripetersi di volta in volta senza soluzione.
La contrapposizione tra “Il tuo mattino ha l’oro in bocca ma il mio solo acqua minerale” evidenzia la disillusione e la mancanza di opportunità percepite dai giovani. Le “peggio bevande che ti pulsano nel ventre” rappresentano le esperienze vissute senza un reale significato o valore, lasciando solo un vuoto e un ricordo sfocato.
Il testo continua con un dialogo frammentato e confuso: “Ma tu l’hai vista quella storia? (No, no, no) / Mi ricordo poco, gente ferma in posa a rompersi il cazzo…”. Questa parte cattura la superficialità e l’inconsistenza delle esperienze sociali moderne, dove le persone sembrano bloccate in una posa fittizia, incapaci di creare ricordi significativi.
Nel ritornello, l’autore sottolinea la mancanza di connessione e consapevolezza: “Le peggio bevande che ti pulsano nel ventre, senza un ricordo in mente, soltanto il sound che faceva così”. La musica diventa quindi l’unico punto di riferimento, un rifugio in un mare di esperienze vuote.
La canzone si conclude con una riflessione su “passato e presente”, dove le “semplici seghe mentali o Dilemmi esistenziali” rappresentano le preoccupazioni profonde dei giovani. I “tempi sprecati, tempi goduti, ma mai saranno tempi dimenticati” sottolineano la dualità delle esperienze giovanili: momenti di gioia e perdita di tempo che, nonostante tutto, rimangono indelebili.
In sintesi, “Problema Generazionale” è una critica potente e malinconica delle esperienze superficiali e delle insicurezze che caratterizzano la vita dei giovani oggi, esprimendo un desiderio di significato e autenticità in un mondo che spesso sembra vuoto e ripetitivo.
Locksover – Ribelli di cosa
Ribelli di cosa? è il brano che più rappresenta i LocksOver, definito il manifesto dei tempi moderni, scritto con un’aggressività tagliente. In un mondo in cui la dignità e il lavoro sono costantemente calpestati e giustificati con retoriche vuote, il brano pone una domanda chiara e semplice all’ascoltatore: “A cosa effettivamente ci stiamo ribellando e/o a cosa ci siamo ribellati?”
Testo – Lyrics
Ogni giorno libertà bruciata, tranquillità personale è priorità,
Non c’è nulla che ti turba, hai un libero arbitrio sterile.
Belle parole stuprate ogni giorno, correttezza e correttezza è un lontano miraggio
E tu che mi guardi così, sai cosa ti dico? Mi sembri un stupito e basito
Astratta ribellione… da cosa? Nulla di tangibile ormai!
Belle parole disarmanti, nati per ribellarsi a niente!
Siamo ribelli, di cosa? siamo studenti in posa
belle parole in prosa e come poesia a scuola.
Ma ribelli di cosa?
Hey tu, mente pensante, tu che mi dici “di andare giù in piazza” e poi, malamente sei te che t’incazzi,
contro chi come me ti smentisce e ti snobba…
e come disse mio nonno, lo disse a me e mio padre, una medaglia da loro non me la farò dare,
Non per fare l’eroe o il maestro morale… L’istituzione è il vero cancro sociale.
Astratta ribellione da cosa? Nulla di tangibile ormai!
Belle parole disarmanti, nati per ribellarci a niente!
Siamo ribelli, di cosa? siamo studenti in posa
belle parole in prosa e come poesia a scuola.
Ma ribelli di cosa?
Significato Locksover – Ribelli di cosa
Il testo riflette una critica profonda verso la percezione moderna di ribellione e libertà. Le parole evidenziano un senso di disillusione nei confronti delle azioni e delle parole che, sebbene possano sembrare potenti, sono in realtà vuote e prive di significato reale.
Libertà e Priorità Personale
L’inizio del testo, “Ogni giorno libertà bruciata, tranquillità personale è priorità,” suggerisce che la libertà viene sacrificata quotidianamente in nome della tranquillità personale. Questo indica una critica verso la passività delle persone che preferiscono la propria comodità piuttosto che lottare per un cambiamento significativo.
Libero Arbitrio e Belle Parole
La frase “hai un libero arbitrio sterile” suggerisce che, nonostante le persone abbiano la capacità di scegliere, le loro scelte sono spesso vuote e prive di impatto. “Belle parole stuprate ogni giorno” e “correttezza è un lontano miraggio” mostrano come i discorsi e i valori morali siano spesso distorti e svuotati del loro vero significato.
Ribellione Astratta e Studenti in Posa
La ripetizione di “Astratta ribellione… da cosa? Nulla di tangibile ormai!” sottolinea la mancanza di concretezza nelle ribellioni moderne. Le persone sembrano ribellarsi per il gusto di farlo, senza un vero obiettivo o causa. Questo è enfatizzato dal ritornello: “Siamo ribelli, di cosa? siamo studenti in posa, belle parole in prosa e come poesia a scuola. Ma ribelli di cosa?”. Qui, la ribellione è vista come una posa superficiale, priva di sostanza e autentica passione.
Critica Sociale e L’Istituzione
Nella seconda parte del testo, si parla di una figura che incita alla ribellione (“Hey tu, mente pensante, tu che mi dici ‘di andare giù in piazza’”) ma poi si contraddice, mostrando ipocrisia. La menzione del nonno e del rifiuto di ricevere una medaglia da loro (“una medaglia da loro non me la farò dare”) rappresenta un rifiuto delle convenzioni e delle aspettative sociali. La frase “L’istituzione è il vero cancro sociale” indica una critica forte contro le strutture istituzionali che soffocano la vera libertà e autenticità.
Il testo mette in luce la disconnessione tra l’apparenza e la sostanza nella ribellione e nella lotta per la libertà nella società contemporanea. Esprime frustrazione verso una generazione che sembra ribellarsi per cose futili o per seguire una moda, piuttosto che per cause reali e tangibili.