ARTISTA: LEVANTE
TITOLO: SIRENE
ETICHETTA: Parlophone/Warner Music Italy
EDIZIONI: Metatron Publishing S.r.l.
RADIO DATE: 10/07/2020
LEVANTE “SIRENE” DA VENERDI 10 LUGLIO 2020 su Radio Sound
È IL NUOVO SINGOLO INEDITO, UN RACCONTO INTIME E SINCERO DI UN’ESTATE SOSPESA
IL SUO ALBUM “MAGMAMEMORIA” E’ CERTIFICATO ORO PER LE VENDITE
Esce il 7 Luglio “SIRENE”, il nuovo singolo inedito di Levante, il racconto di un’estate “sospesa”. “SIRENE” è un brano dolce e insieme crudele: attraverso la metafora di una conversazione tra Levante e i suoi fan, il testo rappresenta il sogno, ma nel momento della sua disillusione.
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Il mare, con le sue sirene, è la promessa disattesa di un appuntamento e di un luogo d’incontro, perché questo “non è tempo di castelli”: bisogna rimandare il viaggio verso quell’estate che siamo abituati a sognare.
“L’8 giugno 2020 ho annunciato ai miei fan l’annullamento del tour estivo causa Covid19. – racconta Levante – Non è facile per nessuno dire “questa estate non lavoriamo”, non lo è stato nemmeno per me che sono un animale da palco e al momento, lontana dal live, sono in cattività.
È stato un attimo, ho preso la chitarra e ho scritto SIRENE. Ed è stato proprio come per ALFONSO, stavo raccontando una cosa triste su una musica leggera e onestamente non mi sembrava vero, visti i tentativi di scrittura fallimentari durante la quarantena. Sapevo che sarebbe arrivato questo brano, ma non sapevo come e non sapevo perché. Il perché è la delusione del sogno, una conversazione immaginaria tra me e i fan in cui, dopo l’entusiasmo per il desiderio di ricongiungimento (nella metafora del ritorno al mare) nel ritornello intervengo con la cattiva notizia di una pausa.
Chiusi gli ombrelloni, stesi i desideri, sgonfiati i braccioli… non ci resta che accontentarci di quello che rimane oggi, la pioggia (perché sì, quello dell’8 giugno era un giorno di pioggia). SIRENE, la delusione del sogno, è anche l’illusione del sogno, perché la parola inevitabilmente ti lascia pensare al mare, ma le uniche sirene che sentiamo sono quelle delle nostre città, l’allarme, lo stop. Ho sentito il bisogno di raccontare, come sempre, la realtà, il contesto… e non di fingere che, dal 21 giugno, quando è esplosa l’estate, siamo tornati o a fare quello che facevamo la scorsa o che faremo nella prossima. Questa è un’estate diversa e io sono qui a raccontarla”.
Levante ha recentemente scalato le classifiche radiofoniche con la sua hit TIKIBOMBOM di cui ha pubblicato anche una “Home version”, una versione intima e realizzata in casa, per l’esattezza “nell’armadio”, accompagnata da un video in bianco e nero completamente ideato, girato, diretto e montato da Levante, da sola a casa durante il periodo di isolamento. Tikibombom è contenuto nella nuova versione di MAGMAMEMORIA, il suo ultimo album che, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, è stato arricchito da versioni inedite e live dei brani e che ha raggiunto la certificazione ORO per le vendite.
Video – Levante – Sirene
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Levante – Sirene
Testo – Lyrics
Ricordi
andavamo dentro il vento mentre in mano stringevamo sogni
solo pochi soldi
le notti
a cercare buone stelle e ritrovarsi in mezzo a strane sorti
quanto siamo storti
mi porti
sulla strada verso il mare se va male resto a piedi con te
mal comune com’è
incroci
il mio sguardo allo specchietto poi decidi di non fingere
che non è facile
Amore
non è tempo di castelli
stendi i desideri accanto agli ombrelloni chiusi
sgonfia i tuoi bracciali a mare
dici sento le sirene
ma non c’è traccia di mari intorno a noi
se vuoi facciamo un bagno nella pioggia
Distanti
quanti metro servono a renderci tristi ma noi siamo amanti
sai ancora abbracciarmi
ci pensi
alla lista di cose da rifare quando andiamo avanti
quanto andremo avanti
mi porti
sulla strada verso il mare se va male resto a casa con te
e non è facile
Amore
non è tempo di castelli
stendi i desideri accanto agli ombrelloni chiusi
sgonfia i tuoi bracciali a mare
dici sento le sirene
ma non c’è traccia di mari intorno a noi
se vuoi facciamo un bagno nella pioggia
nella pioggia
nella pioggia
Amore
dici sento le sirene
ma non è più come pensi
sono Ulisse all’albero maestro
neanche oggi esco
neanche oggi esco
neanche oggi esco
neanche oggi esco