ARTISTA: Willie Peyote
TITOLO: Mai Dire Mai (La Locura)
ETICHETTA: Virgin Records
PRODUTTORE FONOGRAFICO: ALLDONE
RADIO DATE: 04/03/2021
Il rapper e cantautore WILLIE PEYOTE ha debuttato sul palco del Festival della Canzone italiana, durante la seconda serata della Kermesse, con il suo brano inedito “MAI DIRE MAI (LA LOCURA)”. Il singolo è da subito in rotazione su Radio Sound.
Gli autori del brano, finalmente disponibile in tutti gli store digitali e in radio, sono Guglielmo Bruno (vero nome di Willie Peyote), Carlo Cavalieri D’Oro, Daniel Gabriel Bestonzo e Giuseppe Petrelli. A dirigere l’orchestra Daniel Gabriel Bestonzo.
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«La canzone – spiega lo stesso WILLIE PEYOTE – parla di come ci siamo ormai abituati a mettere al primo posto il mero intrattenimento, in tutti i campi, dall’arte e alla cultura, passando per lo sport e arrivando anche alla politica. Avere un personaggio che funziona è più importante che avere talento, avere il consenso è più importante che avere un programma, far parlare di sé è più importante che avere qualcosa da dire.
Anche in pandemia “the show must go on” quindi si gioca lo stesso anche con gli stadi vuoti, teatri chiusi e concerti annullati ma con gli streaming e i talent show la giostra sembra continuare a girare.
Ad aprire la mia canzone una citazione tratta dalla serie BORIS che tutti conoscono come il monologo della Locura: “questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”»
“Mai dire mai (la locura)” sarà disponibile dal 26 marzo in una esclusiva versione 45 giri, un vinile 7’’ colorato che conterrà da una parte il brano sanremese e sul lato B il precedente inedito “La Depressione è un periodo dell’anno”, mai pubblicato su supporto fisico.
Questa sera, appuntamento dedicato alla Canzone d’Autore, WILLIE PEYOTE sarà accompagnato sul palco da SAMUELE BERSANI. L’inedita coppia presenterà al pubblico del Festival di Sanremo “GIUDIZI UNIVERSALI”, brano del 1997 scritto e interpretato da Bersani e diventato una delle canzoni più amate da pubblico e critica della storia della musica italiana.
Nel frattempo WILLIE PEYOTE, Federica Cacciola (attrice, autrice, conduttrice conosciuta dal pubblico come Martina Dell’Ombra) e Daniele Fabbri (comico, sceneggiatore e fumettista) si ritrovano tutte le sere su Twitch in “Le brutte intenzioni”, uno spazio virtuale dove commentare insieme le serate del festival, esattamente come avremmo tutti fatto con amici e parenti prima del Covid19. https://www.twitch.tv/le_brutteintenzioni.
WILLIE PEYOTE
Con 5 album all’attivo, negli anni ha ottenuto sempre più consensi da parte del pubblico ma anche della critica, che anche in occasione degli ascolti dei brani in gara al Festival ha lodato la sua capacità di fondere l’energia e la padronanza tecnica della musica rap con testi che guardano alla canzone d’autore per come affrontano le tematiche sociali e attuali, il tutto con un’ironia tagliente.
Dopo la firma con Virgin Records/Universal Music Italia e la pubblicazione del suo ultimo disco “Iodegradabile”, album che ha debuttato nella Top5 dei dischi più venduti e ascoltati in Italia e da cui sono stati estratti i singoli “LA TUA FUTURA EX MOGLIE” – certificato disco d’oro con ottimi risultati sia in digitale che in radio, “QUANDO NESSUNO TI VEDE” e “SEMAFORO”, e del singolo collaborativo con la star internazionale del reggae SHAGGY “ALGORITMO” (tra i più programmati dalle radio la scorsa estate), WILLIE PEYOTE ha chiuso il 2020 con l’uscita del brano inedito “LA DEPRESSIONE È UN PERIODO DELL’ANNO”, una fotografia amara di questo periodo di difficoltà, raccontata con i modi e i toni di chi ha fatto dell’accusa sociale e della descrizione della nostra società uno dei capisaldi del suo lavoro artistico.
Video – Willie Peyote – Mai Dire Mai (La Locura)
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Willie Peyote – Mai Dire Mai (La Locura)
Testo – Lyrics
di W. Peyote – C. Cavalieri D’Oro – D. G. Bestonzo – G. Petrelli
Ed. Sugarmusic/Turet/Gorilla Publishing – Milano – Torino
“Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”
Ora che sanno che questo è il trend tutti ‘sti rapper c’hanno la band
Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X-men
Gridi allo scandalo, sembrano Marilyn Manson nel 2020
Nuovi punk vecchi adolescenti, tingo i capelli e sto al passo coi tempi
C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob
In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com
Sta roba che cinque anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop
Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Ora che sanno che questo è il trend tutti che vendono il culo a un brand
Tutti ‘sti bomber non fanno goal ma tanto ora conta se fanno il cash
Pompano il trash in nome del LOL e poi vi stupite degli Exit poll?
Vince la merda se a forza di ridere riesce a sembrare credibileCosa ci vuole a decidere “tutta ‘sta roba c’ha rotto i coglioni?”
Questi piazzisti, impostori e cialtroni a me fanno schifo ‘sti cazzi i milioni
“le brutte intenzioni…” che succede? Mi sono sbagliato
Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
(Mai dire mai) non so se mi piego non so se mi spezzo
(Mai dire mai) non so se mi spiego, dipende dal prezzo
(Mai dire mai) lo chiami futuro ma è solo progresso
(Mai dire mai) sembra il Medioevo più smart e più fashion
(Mai dire mai) se è vero che il fine giustifica il mezzo
(Mai dire mai) non dico il buongusto ma almeno il buonsenso
(Mai dire mai) ho visto di meglio, ho fatto di peggio
(Mai dire mai) ecco, tu dì un’altra palla se riesco palleggio
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai