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Willie Peyote – Grazie ma no grazie

🔥 Grazie ma no grazie di Willie Peyote è il nuovo brano dissacrante che ti farà riflettere sul caos della nostra società! Con il suo flow inconfondibile e testi taglienti, Willie Peyote sfida le false apparenze e le promesse vuote, invitandoci a non prenderci troppo sul serio.
Ascolta ora Grazie ma no grazie su Radio Sound e lasciati travolgere dalla sua ironia e dalla sua critica sociale! 🎤💥

WILLIE PEYOTE in gara al 75° Festival della Canzone italiana con “GRAZIE MA NO GRAZIE”
Domani alle 14.00 online il videoclip con la partecipazione straordinaria dei JALISSE

Willie Peyote è tornato al festival a 4 anni di distanza dalla sua prima fortunata partecipazione nel 2021 con “Mai dire mai (la locura)”, singolo che gli ha regalato il Premio della Critica Mia Martini e il disco di Platino e la sesta posizione nella classifica finale su 26 artisti quell’anno in gara.
“Grazie ma no grazie” è disponibile su tutte le piattaforme digitali da questa notte, mentre domani alle 14.00 uscirà il videoclip del brano, che vede la partecipazione straordinaria dei Jalisse.

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Sanremo è per WILLIE PEYOTE anche l’occasione per pubblicare “SULLA RIVA DEL FIUME”, 12 tracce che raccolgono la prima parte del progetto “Sulla riva del fiume” (pubblicato solo in digitale lo scorso 26 aprile) e 4 inediti tra cui il brano in gara nella sezione Campioni.
Parlando di “Grazie ma no grazie” (brano che i giornalisti presenti agli ascolti ufficiali hanno accolto più che positivamente sottolineando come Willie Peyote si sia ritagliato al Festival un ruolo perfettamente in linea con la sua storia e la sua scrittura, sempre tagliente e ironica) Peyote ha raccontato:
“La chiave del brano è l’ironia con cui affrontare le piccole prove che ogni giorno ci si presentano tra opinioni non richieste, meme viventi e tormentoni stantii. In un mondo che cambia sempre più velocemente, che spesso va in una direzione in cui non riusciamo a riconoscerci e forse nemmeno a capire del tutto, rivendichiamo la nostra indipendenza di pensiero e d’azione con ironia sì, ma anche con l’orgoglio del Cyrano nel celeberrimo (e quasi omonimo) monologo del secondo atto: “grazie, ma no, grazie”.
A dirigere l’orchestra anche in questa occasione c’è Daniel Bestonzo, accanto a Willie anche durante la serata di venerdì 14 febbraio dedicata alla cover. Willie condividerà il palco con Federico Zampaglione dei Tiromancino e Ditonellapiaga per presentare al pubblico “Un tempo piccolo” di Franco Califano.

“Sulla Riva del Fiume” chiude la trilogia Sabauda iniziata con “Educazione Sabauda” (2015) e proseguita con “Sindrome di Tôret” (2017). Peyote e la band hanno registrato in presa diretta e, sia come suoni che come attitudine, è stato un ritorno alle origini. “Sulla Riva del Fiume” non ha dietro un vero e proprio concept ma “la voglia di fare della musica che ci piacesse. Avevo voglia di fare musica che mi piacesse scrivere, suonare, registrare. È un disco più di pancia che di testa anche se ovviamente la testa non è possibile allontanarla del tutto dalla mia vita. È un disco sulla voglia di fare musica, sulla reazione uguale e contraria al disco precedente (“Pornostalgia”) che sente l’influsso del tour e della musica che ascolto continuamente, che mi stimola da sempre come Paolo Conte, Amy Winehouse e Arctic Monkeys”, racconta Willie Peyote.

Questo, secondo Willie Peyote, è un disco al plurale: scritto, suonato, prodotto a più mani insieme alla sua band, amici e musicisti con cui ogni volta si ritrova sul palco: “abbiamo provato i pezzi prima di andare in studio a registrarli esattamente come quando proviamo per andare in tour e il risultato è stato quello di brani che sono cambiati in studio grazie alla band. Sono molto soddisfatto del risultato, il piacere che ho provato nel fare questo disco va oltre al disco stesso, oltre il dovere”.

Video – Willie Peyote – Grazie ma no grazie

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Willie Peyote – Grazie ma no grazie

Testo – Lyrics

Ma che storia triste, avevo aspettative basse
E sai già come finisce visto da dove si parte
Tu vorresti che la gente ti capisse
La ami come se lei ricambiasse
E c’hai provato anche più volte dei Jalisse
Ma l’insistenza non è mai così di classe
Certi discorsi vanno presi con le pinze oppure provocano risate grasse
E te la aspetti ma ogni volta ti stupisce, guarda le loro facce, come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Tanto fanno finta ma lo sanno
Più è profondo e meno paga, quasi sempre meglio stare in superficie: Salvagente
Le risposte che ti danno sembran fatte con lo stampo
Quindi metterò le mani avanti, due passi indietro ogni passo avanti
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo, li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no
Davvero grazie ma
C’è chi non sa più come scrivere, non sa come parlare
Non sa a quali parole deve mettere ad esempio l’asterisco al plurale
C’è chi non sa più come ridere, non sa come scherzare
E vuole la tradizione se la confusione qua è generale
“Eh oggi va così, chissà domani”
Domani domani do-do-domani magari riesco a capire gli esseri umani
Chi bacia sulla bocca i propri figli e c’è chi bacia sulla bocca i propri cani
E quanto va di moda il vittimismo di chi attacca ma dice che si difende
C’è chi dice non si può più dire niente poi invece parla sempre, almeno sii coerente
Almeno per sta volta che c’è chi ancora ti da corda
E c’è chi ha perso la memoria e vorrebbe che tornasse, come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no
Davvero, grazie ma no
Storia triste, aspettative basse
C’è chi sparisce finché si calmano le acque (ma che storia triste)
C’è chi annuisce tra le frasi fatte, vince chi stupisce sempre a mani basse
Grazie ma no grazie
Grazie ma no
Davvero, grazie ma no grazie

Significato

Grazie ma no grazie di Willie Peyote è una satira pungente sulla società contemporanea, che mette in luce le contraddizioni, le false promesse e la superficialità di chi vive di apparenze. Con un linguaggio diretto e ironico, Willie Peyote critica chi si illude di essere compreso e chi si lascia trascinare da discorsi vuoti, mostrando come l’insistenza e il vittimismo siano solo strategie senza reale valore. Il ritornello, ripetuto come un rifiuto netto, diventa un invito a non prendersi troppo sul serio e a smettere di dare ascolto a sentimenti e parole che non sono mai buoni investimenti. È un inno alla consapevolezza critica e alla ricerca di autenticità in un mondo che spesso premia il superficiale, invitandoci a lavorare sul reale e a non farsi abbindolare dalle mode passeggere.

La classifica di Radio Sound

La classifica di Radio Sound di Sanremo

  1. 9 Canzoni
    Giorgia – La cura di te
    Lucio Corsi – Volevo essere un duro
    Gaia – Chiamo io chiami tu
    Serena Brancale – Anema e core
    Elodie – Dimenticarsi alle 7
    The Kolors – Tu con chi fai l’amore
    Rocco Hunt – Mille volta ancora
    Coma Cosa – Cuoricini
    Olly – Balorda nostalgia
  2. 10 Canzoni
    Joan Thiele – Eco
    Brunori Sas – L’albero delle noci
    Fedez – Battito
    Willie Peyote – Grazie ma no grazie
    Achille Lauro – Incoscienti Giovani
    Rkomi – Il ritmo delle cose
    Francesco Gabbani – Viva la vita
    Shablo, Guè, Joshua, Tormento – La mia parola
    Modà – Non ti dimentico
    Clara – Febbre
  3. 10 Canzoni
    Tony Effe – Damme ‘na mano
    Sarah Toscano – Amarcord
    Rose Villain – Fuorilegge
    Bresh – La tana del granchio
    Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
    Irama – Lentamente
    Francesca Michielin – Fango in paradiso
    Marcella Bella – Pelle diamante
    Noemi – Se t’innamori muori
    Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore

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