Che sia per rendere meno faticoso un lungo viaggio in auto, per ascoltare le ultime news o per seguire a distanza le partite della nostra squadra del cuore, tutti noi abbiamo almeno una volta ascoltato la radio e approfittato dei grandi vantaggi di questa tecnologia, che non tutti sanno essere stata la progenitrice della tv e la prima a sfruttare lo streaming online.
Se tutti conoscono Marconi, l’inventore della radio, alcuni ignorano l’esistenza di altri grandi scienziati senza i quali le radio oggi più amate non esisterebbero. Tra questi spicca Heinrich Hertz che nel 1887, otto anni prima della prima trasmissione radiotelegrafica tramite telegrafo senza fili, scoprì l’esistenza delle onde radio e inventò i primi sensori atti a captare la presenza di queste onde. Dopo la nascita della prima stazione radio sull’Isola di Wight nel 1897, la radio venne presto commercializzata da Marconi in ambito militare, navale e civile, e l’invenzione gli valse il Premio Nobel nel 1909. Le prime radio di Marconi non prevedevano però la trasmissione della voce umana, grande passo che avvenne nel 1900 a San Paolo, in Brasile, dove il prete Roberto Landell de Moura effettuò la prima trasmissione vocale lungo otto chilometri. Da lì in poi la radio prese piede nella vita di tutti i giorni diventando lo strumento preferito da re e presidenti per parlare alle nazioni, mezzo fondamentale per ricevere le ultime notizie e, durante la seconda guerra mondiale, tenere viva la lotta al nazismo con la creazione di radio clandestine come la celebre Radio Londra.
Senza la radio sarebbe stato impossibile sviluppare inoltre un’altra tecnologia che oggi consideriamo indispensabile: la televisione. Se il cinema era ormai diffuso a partire dalla fine del XIX secolo, nessuno era ancora riuscito a portarlo nelle case della gente e questo fu possibile, solo dopo aver compreso il funzionamento delle onde radio ed elettromagnetiche, scoperta fatta nel 1925 da John Logie Bard, che trasmise le prime immagini lungo onde AM. Se Bard continuò i suoi esperimenti trasmettendo immagini a distanza di più di settecento chilometri col beneplacito della famiglia reale, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico altri scienziati portarono avanti studi simili che diedero origine all’antenato dell’odierna televisione.
All’avvento di internet, radio e televisione erano i mezzi di informazione e intrattenimento più diffusi ma che soffrivano di un pesante limite: la lunghezza delle onde e le trasmissioni localizzate. Per questo motivo, spostandoci di pochi chilometri da casa potevamo rischiare di non riuscire più a sentire la nostra radio preferita, le televisioni locali non erano presenti fuori dalle nostre regioni e i canali nazionali erano introvabili al di fuori dei confini italiani. La radio fu così la prima a sfruttare le grandi potenzialità di internet e nel 1993 vide la luce la prima web radio. Trasmettendo in streaming, questa radio, creata da Carl Malamud, fu così in grado di trasmettere il primo talk show digitale e in pochi anni nacquero diverse piattaforme radiofoniche online in grado perfino di trasmettere concerti come quello dei Rolling Stones del 1994.
Anche in questo caso la radio fu pioniera e aprì la strada, non appena la tecnologia permise la trasmissione di contenuti più “pesanti”, alla nascita di diversi servizi di streaming audiovideo in tempo reale ancora oggi largamente sfruttati come le web tv, che trasmettono in tempo reale palinsesti televisivi, le sale da gioco virtuali dei principali casinò online, che offrono ai giocatori partite in tempo reale su computer e smartphone di blackjack, roulette e poker con veri croupier ma anche sale da concerto digitali che trasmettono in diretta od on demand i migliori concerti di musica classica. Nonostante la nascita di questi altri servizi in streaming, le web radio non si sono fatte spodestare e, dopo essere state regolamentate al fine di sconfiggere la pirateria e aver iniziato ad offrire contenuti on demand sotto forma di podcast, oggi continuano ad avere grande successo tanto che molte radio non hanno nemmeno più un corrispettivo trasmesso in FM o AM e nascono unicamente come radio digitali, permettendo così a chiunque di creare la propria piattaforma.
La radio è una di quelle tecnologie che sembra superare la prova del tempo ed è servita come trampolino di lancio per altre forme di trasmissione a cui non possiamo più rinunciare come la tv e lo streaming. Se un tempo le radio erano grosse scatole da tenere in salotto, oggi possiamo portarle sempre con noi sul nostro smartphone approfittando del gran numero di innovative radio digitali esistenti.
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