ARTISTA: Noemi
TITOLO: Glicine
ETICHETTA: Sony Music Italy
EDIZIONI: Red Sap Srl
RADIO DATE: 03/03/2021
Su Radio Sound “Glicine”, il brano presentato da Noemi al 71°Festival di Sanremo scritto da Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza, Tattroli e Dario Faini che ne ha curato anche la produzione con il suo team di producer chiamato Dorado Inc. e i Muut.
L’artista è tornata sul palco dell’Ariston forte di un rinnovamento profondo che l’ha portata a esplorare sonorità diverse, colori inediti della sua voce. Ha voluto cercare e collaborare con nuovi autori come Ginevra, produttori d’avanguardia come i Muut e l’esperto team di Dario Faini.
Classe 1993, Ginevra è una delle cantautrici più promettenti della nuova scena, un connubio unico di raffinatezza, sensibilità e freschezza che ha saputo tradurre in canzoni le emozioni e le esperienze che Noemi ha condiviso.
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Come il glicine, pianta rampicante dalla fioritura delicata, ma in grado di piegare nel tempo il ferro, e dalle radici robuste, così la donna cantata da Noemi scopre dentro di sè la forza di rinnovarsi nel momento fragile della fine di un amore. Una forza molto simile a quella che ha trovato la Noemi di oggi.
“Glicine” anticipa il nuovo album di inediti “Metamorfosi” in uscita il 5 marzo.
Video – Noemi – Glicine
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Noemi – Glicine
Testo – Lyrics
di Tattroli – G. Lubrano – D. Faini – F. Fugazza – G. Lubrano
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Tulipani
Peermusic Italy – Milano
Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu.
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’.
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle.
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu.
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera…
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te…