Mercato assicurativo: le imprese continuano a investire nell’insurtech

La digitalizzazione ha rivoluzionato tutti gli aspetti dell’industria assicurativa negli ultimi anni, dai prodotti ai processi. Si tratta di un cambiamento importante, sostenuto dagli investimenti nelle nuove tecnologie digitali da parte delle compagnie assicurative e dall’innovazione trainata dall’insurtech.

Il trend naturalmente sta interessando anche l’Italia, come rilevato dall’Italian Insurtech Association (IIA), l’Associazione nata nel 2020 per favorire la digitalizzazione del comparto assicurativo.

In particolare, secondo l’IIA nel nostro Paese gli investimenti insurtech sono passati dai 50 milioni di euro del 2020 a circa 1 miliardo di euro nel 2024, ma nel 2025 potrebbero superare questa soglia in base alle stime dell’IIA.

Naturalmente, la rivoluzione è ancora in corso e la tecnologia emergente su cui tutti attualmente stanno puntando sempre di più è rappresentata senza dubbio dall’intelligenza artificiale.
 

Il mercato assicurativo di oggi sulla spinta della digitalizzazione

Il mercato assicurativo italiano sta puntando sulle tecnologie e le competenze necessarie per utilizzarle al meglio innanzitutto per soddisfare le esigenze di clienti sempre più orientati al digitale. La preferenza degli utenti, infatti, è ormai focalizzata sulle soluzioni assicurative semplici e immediate.

Nel dettaglio, secondo l’IIA nel 2024 il 60% dei consumatori ha acquistato polizze digitali: una percentuale piuttosto significativa, soprattutto se si considera che nel 2020 la quota si fermava al 10%. Questa crescita costante è da attribuire alla presenza sul mercato di prodotti di qualità messi a disposizione da compagnie di assicurazioni come Verti, la realtà digitale del Gruppo MAPRE che si contraddistingue per le sue polizze online personalizzabili, competitive e semplici da gestire.

Allo stesso tempo, investire nella tecnologia costituisce anche un importante supporto per le imprese, dato che l’insurtech contribuisce ad aumentare l’efficienza dei processi interni, razionalizzare i costi e migliorare la qualità dei servizi.
 

Un comparto fintech e insurtech nel pieno della maturità

Secondo l’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, oggi il settore fintech e insurtech italiano vive una fase di maturità e consolidamento e appare in salute. Complessivamente, il comparto conta 594 startup, di cui il 63% ha raccolto capitali dalla fondazione ad oggi, con un aumento del 44% degli investimenti nel 2024 in startup rispetto all’anno precedente (tra equity e strumenti convertibili la raccolta è salita da 174 a 250 milioni di euro).

Questo ecosistema sta continuando a crescere secondo l’Osservatorio. Sia nel 2022 che nel 2023, infatti, i ricavi delle startup fintech e insurtech sono aumentati rispetto agli anni precedenti, con un incremento del 29% nel 2023 e stime che vedono i ricavi medi pari a 450mila euro nel 2024.

Il settore genera anche delle importanti ricadute occupazionali, con il 76% delle startup che ha posizioni aperte. Inoltre, l’Osservatorio segnala una crescita dell’80% delle collaborazioni tra startup e compagnie assicurative nel 2023 con 45 partnership attive, ma anche i progetti interni alle imprese di assicurazione hanno accelerato negli ultimi anni.

Il settore insurtech aumenta gli investimenti nell’intelligenza artificiale

La maggiore attenzione delle compagnie assicurative nei confronti dell’innovazione ha spinto molte aziende ad aumentare progressivamente gli investimenti in ambito tecnologico, un approccio che oggi è sempre più orientato sull’intelligenza artificiale.

Secondo l’Italian Insurtech Association, dopo una fase iniziale di tipo esplorativo, oggi le compagnie assicurative stanno consolidando l’utilizzo dell’AI nei propri modelli di business. L’obiettivo è aumentare l’efficienza dei processi, allargare il mercato di riferimento e sviluppare soluzioni sempre più innovative da offrire ai consumatori.

Per l’IIA le compagnie assicurative hanno investito circa 50 milioni di euro nell’AI nel 2024, ma quest’anno la cifra potrebbe raggiungere i 90 milioni di euro in base alle stime dell’Associazione. La maggioranza degli investimenti ha interessato i processi di back office (88% delle risorse spese in intelligenza artificiale da parte delle compagnie assicurative nel primo semestre 22024), concentrandosi in alcune aree strategiche dell’attività: il 71% degli investimenti in soluzioni AI ha riguardato la gestione dei sinistri, il 52% applicazioni nel customer management e nell’amministrazione dei contratti, mentre il 50% la gestione del rischio e l’utilizzo di algoritmi predittivi.

Gli strumenti di AI più usati dalle compagnie assicurative nel primo semestre 2024 sono stati chatbot e assistenti virtuali, sistemi di AI generativa e tecnologie di machine learning e analisi predittiva, mentre sono state meno utilizzate soluzioni di intelligenza artificiale di robot process automation (RPA) e computer vision. Ovviamente esistono alcune criticità nell’adozione di queste nuove tecnologie da parte dell’industria assicurativa, tra cui la difficoltà di integrare i sistemi AI con le infrastrutture tecnologiche esistenti e le preoccupazioni su etica, privacy e compliance. Tuttavia, il settore sta puntando in modo sempre più significativo sull’innovazione, mostrandosi ormai maturo nell’utilizzo dell’AI in tutti i processi del business.