ARTISTA: Gaudiano
TITOLO: Polvere da sparo
ETICHETTA: Sony Music Italy
EDIZIONI: Adom S.r.l. / Leave srl
RADIO DATE: 13/11/2020
GAUDIANO SUPERA LA SFIDA DELLA PRIMA SERATA PER LE NUOVE PROPOSTE DEL 71° FESTIVAL DI SANREMO CON LA CANZONE “POLVERE DA SPARO” …su Radio Sound da ora
Gaudiano, classe ’91, passa il primo turno delle Nuove Proposte della 71esima Edizione del Festival di Sanremo con “Polvere da sparo” (Leave Music / Adom srl / Sony Music), la sua canzone travolgente, dedicata alla perdita del padre, capace di descrivere tutte quello che rimane quando, attraversato il dolore, accettiamo la perdita di una persona amata.
“Polvere da sparo” è una canzone di testimonianza: attraverso parole urgenti, Gaudiano articola la rabbia, il rifiuto, la solitudine di fronte al lutto e una costellazione di ricordi straordinariamente vivi, capaci di custodire il senso più profondo di un rapporto tra padre e figlio.
Sono i pensieri di Gaudiano, ma anche di tutti quelli che direttamente o indirettamente hanno conosciuto il dolore dell’assenza. Un brano nel quale riconoscersi, da pronunciare per esorcizzare la sofferenza, da ballare per esprimere attraverso il corpo tutto quello che brucia dentro, da cantare per far spazio a una nuova nascita.
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È la canzone che non avrei mai voluto scrivere, ma è anche il brano che mi ha permesso di parlare di questi temi, oggi, a Sanremo. È nata di getto, mentre uscivo da un periodo difficilissimo, al centro del quale c’era solamente l’assenza di mio padre. Io e lui avevamo un rapporto speciale. I momenti insieme sono diventati immagini, le immagini si son fatte spazio e io ho deciso di custodirle, per parlare di lui, di noi, del dolore e della mia rinascita. Questo è “Polvere da sparo”. (Gaudiano)
Con “Polvere da sparo” il cantautore pugliese si è aggiudicato un posto tra le Nuove Proposte, distinguendosi tra le oltre 900 canzoni pervenute alla Rai per questa edizione, superando le audizioni e conquistando pubblico e giuria nelle serate di Amasanremo.
In collaborazione con Friend&Parteners, ha da poco annunciato i suoi primi appuntamenti dal vivo: il 21 novembre ai Magazzini Generali di Milano e il 25 novembre al Largo Venue di Roma.
Sul palco del Teatro Ariston, a Sanremo, GAUDIANO veste PiaLauriCapri, una collaborazione nata grazie alla designer&stylist Giovanna Silvestri che ha curato il suo outfit, scarpe di Faggioli Atelier e gioielli artigianali argento cesellati a mano di Claudio Calestani. Per il Daytime indosserà Diesel e scarpe di Giuseppe Zanotti.
Styling per le foto di Claudia Pajewski e ulteriori outfit daytime: Camilla Carè
In collaborazione con Gibot, Roma
Biografia
Luca Gaudiano nasce a Foggia il 3 dicembre del 1991, da madre docente di lettere e papà ingegnere. Ed è proprio suo padre ad iniziarlo alla musica, regalandogli una chitarra per il suo quindicesimo compleanno. Dopo il diploma, si trasferisce a Roma per approfondire gli studi musicali. Vive alcune soddisfacenti esperienze nell’ambito del teatro musicale e decide di concentrarsi sulla sua musica. Negli ultimi tre anni ha accompagnato verso la fine terrena suo padre, che ha lottato senza rancore e con estrema dolcezza contro un tumore al cervello. Si definisce “un reduce di guerra salvato dalla musica”. L’esperienza traumatica lo induce a trasferirsi a Milano, dove trova ispirazione per la produzione dei suoi brani, che registrerà insieme al producer Francesco Cataldo, grazie all’incontro con Adom Srl e Leave Music. Il 25 settembre 2020 debutta con un 45giri digitale. “Le cose inutili” (Leave Music), con all’interno un lato A, “Le cose inutili”, singolo di punta dell’esordio scritto durante lockdown, e un lato B, “Acqua per occhi rossi”. Si presenta a Sanremo Giovani con “Polvere da sparo”.
Video – Gaudiano – Polvere da sparo
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Gaudiano – Polvere da sparo
Testo – Lyrics
Ho dormito un tot
Non sto ancora meglio
Però per un po’ ho dimenticato tutto.
Sento che piano svanisce l’effetto
Del sonno anestetico
Riaffiora il dolore
E il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico.
E mi brucia il cuore perché non ti ho detto
Quanto ti abbia amato per quello che hai fatto
Per come hai lottato coi mulini a vento
Con la forza del tuo cuore fatto di cemento
Tigre nella giungla dei pensieri sparsi
Non riuscivi a dirmi quanto detestassi
Non poterti alzare la mattina a prepararmi
Quello stramaledetto caffè
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo in un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio
Voglio scappare a Milano
Per farmi tagliare la faccia dal vento
Se non elaboro ancora il tuo lutto
è perché ho il metabolismo lento
Ma cosa somatizzo a fare
Se voglio ancora piangere?
Se nella notte mi sveglio con
La mano al collo di un demone
Che mi toglie il fiato, faccio resistenza
Col mio autocontrollo, con la mia pazienza
Spero sia soltanto un altro brutto sogno
Con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
Prendo un bel respiro, per un po’ lo accetto
Poi riascolto il suono
Del tuo cuore in petto
Stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo
In un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio
Tutti che parlano e sanno capire
Come mi sento, sanno cosa dire
La vita è questa non può farci niente
Così come inizia dovrà anche finire
Tu focalizzati sopra i dettagli
Affidati al tempo e non sbagli”
E nel frattempo che lento ricuce
Io resto sveglio ma spengo la luce.
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo
In un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te