Devil Sola – Sunshine (fulmini) – IN ROTAZIONE SU RADIO SOUND
All’anagrafe Nicolò Solari, Devil Sola nasce a Piacenza (PC) il 19 maggio del 1998, approcciandosi al mondo della musica sin da piccolo, intorno ai 12 anni. Amante dell’Hip Hop sin dalla tenera età, sale per la prima volta su un palco a 12 anni insieme ai propri amici, dando sin da subito importanza alla propria musica. Nel 2013 registra il suo primo Mixtape, “Let It Go” presso la Cento Records di Ferrara e l’anno dopo, nel 2014, entra a far parte di Oligoro, una crew Hip-Hop piacentina, incidendo il secondo Mixtape, “Vaccinato“.
Durante la permanenza in Oligoro, si esibisce in ogni angolo di piacenza e anche in altre venue del nord Italia, come il Barrio’s di Milano. Nel 2016 vince un contest della Honiro Label, pubblicando un pezzo chiamato “Stanza dello spirito e del tempo” all’interno di un mixtape chiamato “Honiro Events Mixtape“.
Dopodiché inizia a lavorare in modo costante con Marco Premoli (in arte PrezBeat), produttore piacentino, e Nicola Corradino, regista e videomaker, iniziando anche ad aprire per molti artisti di fama nazionale durante le serate svolte a Piacenza, come Vegas Jones, Jamil e Salmo.
Nel 2017 inizia a fare uscire dei singoli che anticipano dell’uscita del suo primo EP, “Deadstock”, rilasciato nel 2018, il quale ha fatto parlare molto di sé all’interno del panorama cittadino, soprattutto grazie alla canzone “Vino Rosè”.
Con l’avvento della nuova decade, Devil Sola rilascia tre pezzi, “Mai my name”, “Sparerei” e “12.20”, i quali sarebbero stati poi inseriti all’interno del suo secondo EP “Catene”, rilasciato il 22 ottobre 2021 e distribuito da Artist First. L’ultimo singolo di Devil Sola, intitolato “ohmygod”, risale all’8 aprile 2022.
Prodotto da Cristian Imperante e co-prodotto da Alessandro Landini e PrezBeat, è un brano all’interno del quale sono racchiuse più influenze musicali, dal Post Punk alla Slap House, il tutto condito da elementi caratteristici dei brani dell’artista come riff di chitarra nostalgici e metriche che rimandano al suo passato Hip-Hop, ma che lasciano intendere un processo di maturazione e di struttura derivato da anni di esperienza e sperimentazione.
Con il passare degli anni (e data la lunga carriera, iniziata per giunta in giovane età), l’artista ha cambiato vari sound, passando dalle metriche aggressive e dirette di Emis Killa, ad un sound tipico di artisti come MOD SUN e The Kid LAROI, come si può sentire in pezzi come “Bentley”, insieme a CRAY e Jackie, oppure in “Prendi Me”, cavallo di battaglia dell’artista, canzone introspettiva e ricca di significato per l’artista.
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Personal Branding Devil Sola
Se vi fosse un solo termine in grado di descrivere in tutta la sua interezza l’artista (e la persona dietro ad esso) sarebbe sicuramente “Bohémien”, termine nato nel XIX secolo d.C. con il quale venivano definiti tutti quegli artisti che vivevano in prima persona una “lacerazione” tra loro e la società con la quale si dovevano interfacciare quotidianamente. I bohémien, come Devil Sola, erano spesso caratterizzati da comportamenti viziosi ed autodistruttivi a causa della prigione sociale che annichilisce la loro fantasia e la loro creatività, portando ad una ribellione impulsiva ad ogni forma di valore collettivo.
Atteggiamenti e valori alimentati da un’incomprensione collettiva nei confronti della propria arte, parallelismo quasi impossibile da non accostare all’attuale condizione di Devil Sola, che all’interno dei suoi testi non ha mai sprecato l’occasione di fare intendere questo suo malessere:
“Non mi sento più parte di questa città
Mi prende per mano e dopo mi rovina
Pupille si dilatano la pelle suda
Mi tratti come un diavolo quando sei nuda”
Devil Sola, “ohmygod”, 2022
A seguito delle precedenti affermazioni, è possibile notare come soltanto all’interno di questi quattro versi siano contenuti quasi tutti (se non tutti) i valori dell’artista, spaziando da un senso di non-appartenenza al proprio ambiente cittadino, proseguendo con un senso di alterazione psico-fisica (rappresentato dalle pupille dilatate, il che rimanda al precedentemente citato stile di vita bohémien) concludendo con riferimenti sia alla demonicità dell’artista consapevole del proprio stato che al forte erotismo sempre presente nei suoi testi. Non vi è una distinzione marcata tra Nicolò e Devil Sola, affermazione che risulta coerente e veritiera nel momento in cui si impara a conoscerlo in prima persona. Si parla di un ragazzo.
Sensibile, educato e con un forte senso di astio verso le ingiustizie, ma allo stesso crudo, caparbio, determinato, come ha affermato lui stesso “con quel fuoco”, da cui per giunta deriva il primo dei due nomi “Devil” (“Sola” altro non è che un’abbreviazione del suo cognome, “Solari”). Nelle numerose conversazioni con l’artista è sorta inoltre la sua volontà di voler essere promotore della soggettività e dell’unicità dell’individuo, ritenendola un mezzo fondamentale per l’abbattimento dei canoni imposti dalla società. “Quello che è meglio per me fallo decidere a me la società te lo chiede Tutta una vita in catene”
Devil Sola, “Catene”, Catene (2021)
Un Ultimo appunto va fatto in relazione alla tendenza dell’artista, in alcuni dei suoi brani, di invertire le parole: “Chiuso in bagno, pareti di sangue scritte con le lettere Sparo da polvere ma poi la polvere trovo attaccata sulle vostre tessere” Devil Sola, “Catene”, “Catene” (2021) “Non so che sigarette sono e non trovo le ore” Devil Sola, “Treseicinque” (2019)
Questa modalità di scrittura è un palese richiamo alla tendenza a dare un significato demoniaco alle parole scritte al contrario. (in questo caso si parla dell’inversione di alcune parole, ma il significato di questa scelta è atta a rimandare a quanto citato poc’anzi). Da un punto di vista estetico, a seguito di numerosi anni di attività musicale e sperimentazione con altre sonorità, l’artista ha raggiunto un punto di congiunzione tra passato e presente artistico, congiungendo un abbigliamento baggy tipico dell’Hip-Hop dei primi anni 10’ del 2000 con elementi più tendenti a culture come il Punk/Pop Punk e la Emo Trap.
Non è infatti raro vedere l’artista unire pantaloni e magliette oversize con collane e accessori borchiati e metallici, impersonificando in modo autentico e personale il suo background artistico. I principali elementi che, a livello estetico, caratterizzano l’artista sono sicuramente il suo orecchino (fatto con una graffetta) e la sua capigliatura (utilizzata principalmente per le esibizioni live, per gli shooting o per le riprese dei video) modificata in modo da formare due corna, andando ad impersonificare la demonicità contenuta non solo nel suo nome, ma anche nel suo modo di essere.
Arrivando infine alle sonorità e ai generi di riferimento, nell’ultimo anno l’artista si è approcciato a un sound più Punk, caratterizzato da strumenti suonati (chitarra, basso e batteria), come si può sentire in canzoni come “Bentley” e “Prendi Me”. Quest’ultima canzone in particolare, che ad oggi conta più di 100.000 stream su Spotify, rappresenta fedelmente la precedentemente citata congiunzione tra passato e futuro, unendo strumenti suonati a sound più tipici della trap come Hi-Hat e 808, come si può sentire nel primo verso.
L’artista infatti non si è ancora staccato del tutto dalla propria provenienza artistica, includendo spesso e volentieri elementi elettronici e metriche tendenti all’Hip-Hop all’interno dei suoi brani.
I principali riferimenti di Devil Sola si possono identificare in artisti come Lil Peep, MOD SUN, The Kid LAROI e Post Malone.
Discografia Devil Sola
“Deadstock” (2018), EP
“Treseicinque” (2019), singolo
“Zaino” (2019), singolo
“Replay” (2020), singolo
“Catene” (2021), EP
“ohmygod” (2022), singolo
“Alyssa” (2022), singolo
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