Barbara Garlaschelli – Non volevo morire vergine – AperiLibro

Quarta di Copertina – Barbara Garlaschelli – Non volevo morire vergine

La storia che viene raccontata è reale, come lo sono tante storie mai narrate, per malriposto pudore o per vergogna ingiustificata. La voce narrante è quella di una donna, la stessa scrittrice, disabile dal 1981, che ripercorre il lento riaddestramento alla vita dopo un incidente che l’ha resa disabile. La protagonista, con piglio assolutamente laico e con una cifra narrativa a tratti divertente e divertita e uno stile asciutto, racconta gli anni successivi all’incidente che, da adolescente, le ha leso il midollo spinale nel modo peggiore, lasciandone intatta la bellezza e la determinazione, ma trasformandone il corpo in quello di una disabile.

La storia comincia appena dopo l’incidente, quando la protagonista torna, dopo una lunghissima riabilitazione, a scuola e tra le sue amiche, circondata dall’affetto di tutti ma anche molto consapevole di quanto sia, ora, diverso il suo corpo. Negli anni in cui si cominciano a sperimentare i primi innamoramenti e soprattutto il turbamento fisico delle prime esperienze sessuali, la narratrice si rende progressivamente conto della sua inavvicinabilità come donna, e nello stesso tempo del desiderio, legittimo e giustificato, di avere anche lei le stesse esperienze che sperimentano le sue coetanee. Le prime esperienze di coinvolgimento affettivo, di contatto col mondo maschile, la scoperta di un corpo che cambia e che sperimenta sensazioni nuove le appaiono inizialmente precluse. La pena dell’esclusione – che appare irremissibile – si combina però con la determinazione assoluta a trovare una strada per avere quello a cui tutti hanno diritto: una vita affettiva e un rapporto fisico con chi si ama ma anche con chi rappresenta un “amore di passaggio”.

Così progressivamente la vicenda racconta la difficoltà ad accettare di mostrare il proprio corpo, la necessità di tornare ad amarlo di nuovo, prima che possa amarlo un ragazzo, i primi incontri, le prime delusioni. La voce narrativa, inaspettatamente, racconta di come i primi rifiuti possano essere letti non tanto in modo negativo, ma piuttosto come incapacità da parte dei possibili partner di affrontare una situazione insolita, ma non necessariamente meno interessante, coinvolgente e profonda di un rapporto consueto. Man mano che la protagonista acquista fiducia nella sua capacità di risvegliare l’interesse e il desiderio di un uomo, cresce anche l’autoconsapevolezza, che non è negazione della diversità, ma riconoscimento di essa come una risorsa.

L’educazione sentimentale che ne risulta è insolita e importante, e conduce alla progressiva scoperta della possibilità di un rapporto stabile, di amore profondo, ma dove anche la soddisfazione del corpo abbia la giusta rilevanza.

Audio Libro – Barbara Garlaschelli – Non volevo morire vergine

 

 

Barbara Garlaschelli – Non volevo morire vergine – AperiLibro, rubrica in onda su Radio Sound (Fm 95.0 – 94.6 – streaming) dal lunedì al venerdì alle 18.15. Conduce in studio Roberto Forti

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Biografia Autore – Barbara Garlaschelli

Nata a Milano nel 1965, vive a Piacenza. Laureata in Lettere Moderne ha esordito nel 1995 con la raccolta di racconti brevi di humor nero O ridere o morire (Marcos y Marcos, 1995; Todaro editore, 2007). Tra le sue pubblicazioni: Sirena. Mezzo pesante in movimento (ultima edizione con Laurana, 2014), Alice nell’ombra, Sorelle (vincitore del premio Scerbanenco 2004); Lettere dall’orlo del mondo (Ad est dell’equatore, 2012); Carola; Sex & disabled people con Alessandra Sarchi, reading musicale che è stato rappresentato in Italia in Spagna (Papero editore, 2106) Ballate controvento (Edizioni del Gattaccio, 2016).
Il romanzo Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010) è stato tra i dodici finalisti deI premio Strega 2010 e ha vinto: Premio Biennale di narrativa “Matelica – Libero Bigiaretti 2010”; Premio speciale Università di Camerino; Premio Alessandro Tassoni 2011; Premio Letterario Chianti 2012.
Non voglio morire vergine (Piemme) è uscito il 28 marzo 2017 ed è già in ristampa.
È una dei direttori della collana “Sdiario” delle Edizioni del Gattaccio.
Presidente dell’Associazione Culturale Tessere Trame: tesseretrame.com
Il suo sito è Sdiario (sdiario.com)

 

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