ARTISTA: Lazza
TITOLO: 100 MESSAGGI
CASA DISCOGRAFICA: Universal (Island)
AUTORI: Diego Vincenzo Vettraino, Nicolò Pucciarmati, Guillermo Moreno Romero, Denis Lesjak. Testo: Jacopo Lazzarini
PRODUTTORI: LAzza, Drillionaire, MILES
GENERE: Pop
RADIO DATE: 01/03/2024
LAZZA – 100 MESSAGGI, IL BRANO PRESENTATO SUL PALCO DI SANREMO 2024 IN ROTAZIONE SU RADIO SOUND
In tantissimi hanno chiesto di poterla riascoltare e LAZZA non ha deluso le aspettative: a grande richiesta 100 MESSAGGI (Island Records) arriva finalmente a travolgere con la sua onda emotiva.
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Presentato in anteprima, con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Aleksander Zielinski, nella serata finale del 74esimo Festival di Sanremo sul palco dell’Ariston – lo stesso che LAZZA solo un anno prima aveva marchiato a fuoco con la hit 8 volte Disco di Platino CENERE – 100 MESSAGGI, prodotta dallo stesso Lazza, Drillionaire e MILES, ha immediatamente conquistato il pubblico, viaggiando viralissima sui social e rimbalzando sin dai primi istanti sul web.
Le barre di 100 MESSAGGI, che portano la firma dell’inconfondibile penna di LAZZA, si snodano intense e cariche di tensione emotiva, intrecciandosi a una base dove il pianoforte regna sovrano nell’intro: un inizio delicato che poi esplode in un ritornello emotional, trafitto da bassi potenti ad amplificare il ritratto vivido degli stati altalenanti che accompagnano la fine di un rapporto.
100 MESSAGGI segna una nuova grande tappa nel percorso artistico di LAZZA, confermando una volta in più la sua ineguagliabile abilità nel combinare sonorità accattivanti con testi introspettivi e di forte impatto emotivo, lasciando sperare il meglio per il nuovo progetto musicale all’orizzonte.
Video – LAZZA – 100 messaggi
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LAZZA – 100 messaggi
Testo – Lyrics
Ti prego, non cominciare
Sai che per me è già difficile credere a quanto mi facevi male
Ma, se me l’avessi chiesto, avrei scalato l’Everest a mani nude
Anche se odio il freddo e soffro pure di vertigini, io me ne frego
Quando menti, io ti credo
So che sono più di mille quelle cose di me che non tolleravi
Parlare con te è come cercare di afferrare il vento con le mani
Se avevo un problema, mi dicevi di parlarne con chi se ne intende
Guardavo cadere tutto a pezzi come fosse l’11 settembre
Dimmi ancora una bugia, poi una bugia, poi la verità
Era tutto una follia, però una follia per te non si fa
Non ero più a casa mia, neanche a casa mia, solo mille guai
Penso a Davide e Golia, io sarò Golia, tu mi ucciderai
E te l’avrei lasciato fare, perché ero fuori di testa
Dimmi, quando ci si perde, a cosa serve fare festa?
Fumo ‘sti fiori del male, tutto quello che mi resta
Ora che mi sento inerme, come un verme in fondo al mezcal
[Ritornello]
Scordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggi
A cui non risponderò, non ne sono più capace
Sono diventato tutto ciò che odiavo e ti assicuro non mi piace
Dimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandi
Anche se ho dieci orologi, non recupererò gli anni
Scusa se non tornerò, non sai quanto mi dispiace
Che abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare pace
Triste quando ci pensavo
Ci mancava tutto quanto, perfino la data di un anniversario
Scrivevano: “È fidanzato” solo perché finanziavo
Ti darei da bere il sangue perché è tutto ciò che adesso mi è rimasto
Credimi, sembra impossibile accettare che oramai ti ho detto: “Ciao”
Sto in un bilocale che da quando ti ho cacciata sembra una penthouse
Grande tipo il doppio, ma senza la luce, come ci fosse un black out
Non sono sentimentale
Delle volte tu aprivi la porta e io nemmeno ti sentivo entrare
Ti volevo a tutti i costi, ma eravamo opposti proprio come un polo
Stare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da solo
Giuro, non so più chi sono, tutto ciò mi dà fastidio
‘Sto mondo a misura d’uomo mi fa sentire in castigo
[Ritornello]
Scordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggi
A cui non risponderò, non ne sono più capace
Sono diventato tutto ciò che odiavo e ti assicuro non mi piace
Dimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandi
Anche se ho dieci orologi, non recupererò gli anni
Scusa se non tornerò, non sai quanto mi dispiace
Che abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare pace